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Marmontel, Jean-François.

Scrittore francese. Dopo aver compiuto gli studi di filosofia presso i Gesuiti a Clermont Ferrand, decise di rinunciare alla carriera ecclesiastica per dedicarsi alla letteratura. Esponente dell'Illuminismo, ebbe la protezione di Voltaire e degli enciclopedisti, grazie alla quale nel 1758 ottenne la carica di direttore del "Mercure de France", in cui pubblicò i Racconti morali (1763). Nel 1763 entrò all'Académie française e ne divenne segretario nel 1783, alla morte di D'Alembert. Fu autore di numerose tragedie di scarso successo (Denys le Tyran, 1748; Aristomène, 1749; Les Funérailles de Sésostris, 1753) e di alcuni romanzi (Belisario, 1767; Les Incas ou La destruction de l'Empire du Pérou, 1777). Di maggiore spessore sono l'opera Memorie di un padre per l'istruzione dei suoi figli (1807), importante documento sui personaggi e i fatti dell'epoca, e il Dizionario di grammatica e di letteratura (1789), riedito nel 1822 con il titolo Elementi di letteratura. Scrisse diversi articoli letterari, riuniti e completati negli Eléments de littérature (1787). Collaborò inoltre con Piccinni alla Didone (1783) e alla Pénélope (1785) e ricavò dai suoi Racconti vari libretti d'opera (Bort, Limousin 1723 - Ablonville, Normandia 1799).